Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
Girano tante fantasie e racconti strani su queste figure divine. Dio ce le ha mandate come custodi. Leggiamo cosa ne pensa San Tommaso D’Aquino.
“La custodia [dell’uomo], per gli angeli, avviene in due forme.
Primo, in forma individuale, secondo che a ogni singolo uomo è assegnato un particolare angelo custode.
E la custodia in questa forma spetta agli angeli dell’intimo ordine, incaricati, come insegna Gregorio, di «annunziare le cose di minore importanza>>: ora, fra tutti gli uffici angelici il minimo sembra appunto quello di prendersi cura di quanto interessa la salvezza di un solo individuo.
Secondo, in forma universale.
E questa varia secondo i diversi ordini, poiché una causa è tanto più alta quanto più è universale. Per conseguenza la custodia delle collettività umane spetta all’ordine dei Principati, o forse agli Arcangeli, il cui nome significa Angeli Principi: per cui anche Michele, che è un Arcangelo, viene detto in Dn 10, 13: uno dei
principi. Salendo, vengono poi le Vrtù, che esercitano la custodia su tutte le nature corporee.
Salendo ancora vengono le Potestà, che stanno a guardia dei demoni. Da ultimo poi vengono i Principati, che, secondo San Gregorio, fanno da custodi agli spiriti buoni.”
Summa Teologica, I, q.113, a.3, corpus.
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