Recensioni e consigli libri NOVEMBRE 2024 #recensionilibri

Questo mese voglio parlarvi de Il passato è un morto senza cadavere di Antonio Manzini è l’ultimo capitolo, con protagonista il vicequestore romano di stanza alla Squadra Mobile di Aosta. Un uomo con un passato ingombrante, doloroso e dal quale non riesce a staccarsi. Rocco non vive, sopravvive e trascorre la vita in modo ineluttabile. Notti con poco sonno che si susseguono a giorni cadenzati da indagini con una squadra, quantomai, sui generis. Paolo Sanna non è stato vittima di un incidente ma si tratta di un omicidio. Anche questa volta, la morte di un uom,  collegato sempre con un filo a Roma… un uomo che scappa da qualcosa.  Questo è il quindicesimo capitolo di Rocco, nel quale lo si vede destreggiarsi con i suoi soliti modi, anche perché c’è qualcuno a cui è legato che potrebbe essere coinvolto. Scrittura perfetta, ogni personaggio è ben delineato. Storia che non annoia mai. Assolutamente da leggere! Voto 5 su 5

Altro romanzo da consigliare è La fuga del robot selvaggio di Peter Brown edito da Salani. È  il secondo capitolo, che vede protagonista il robot Roz. Dopo aver lasciato l’isola in cui aveva accudito un’ochetta che considerava suo figlio, Beccolustro, la nostra Roz si ritrova a lavorare in una fattoria. Qui conoscerà i figli del padrone Jaya e Jad, ma nel suo cuore sogna sempre di tornare da Beccolustro e dagli animali della sua isola. Il tempo passa e il suo lavoro continua fino a che – grazie anche all’aiuto dei due ragazzini e di suo figlio che la trova nelle sue migrazioni – scappa, ma i terribili robot RECU la seguono sempre. Nella sua fuga, la nostra ROZ incontrerà la sua ideatrice e tutti vogliono distruggerla per i sentimenti che prova e che non albergano nelle macchine animate come lei. Il suo caso è qualcosa che va contro ogni spiegazione. Non svelo il finale, perché merita di essere letto. La scrittura e i disegni di Peter Brown accompagnano una lettura piacevole, che è adatta ai piccoli ma anche ai più grandi. Assolutamente da leggere! Voto 5 su 5

Un libro piacevole è L’uomo sbagliato di Salvo Toscano. Siamo in un nuovo capitolo delle indagini dei fratelli Corsaro, in quel di Palermo. Complice la fiction da poco uscita su Canale 5, ho iniziato a leggere i libri dello scrittore che ci portano in Sicilia nella vita di due fratelli quantomai differenti, che indagano alla ricerca della verità. Da leggere! Voto 4.5 su 5

Un libro intrigante è Un buon posto dove stare di Francesca Manfredi. Un libro davvero interessante e scritto bene. Una storia che ha come base la casa dove nascono sentimenti, emozioni, sogni. La fragilità umana che si incontra insieme ai ricordi. Un romanzo che ha vinto il premio Campiello come opera prima. Una scrittrice da tenere sotto i riflettori. Narrazione ben delineata, che prende il lettore sin dalla prima riga. Da leggere! Voto 4.5 su 5

Un romanzo intenso è Due donne da buttare di Armanda Guiducci edito da Rizzoli. Un libro
interessante, che ci parla di due donne: una ex prostituta e una donna di buona famiglie. Due vite, due destini differenti che si incrociano con una narrazione avvolgente. Assolutamente da leggere! Voto 4 su 5

Altro giallo che mi ha colpito è Venga pure la fine, un romanzo di Roberto Riccardi, che, anche questa volta, ci regala un libro molto bello. Il titolo sta ad indicare che questa volta lo scrittore colpisce il lettore in modo diretto e ci introduce in una storia dove l’uomo si confronta con la propria realtà ed aspetta solo il suo destino. Siamo nel 1995 in Bosnia-Erzegovina, dove una donna mussulmana viene violentata e poi uccisa da un colonnello di nome Dragojević. Ad Alba, in Piemonte, il protagonista, il tenente dei carabinieri Rocco Liguori, è comandato di andare all’Aja ove è stato creato il tribunale internazionale per i crimini di guerra. Qui apprende che uno degli uomini più pericolosi della terra, il sanguinario Milan Dragojević, imputato della strage di Srebrenica, è ricoverato in un ospedale psichiatrico, dopo aver ingerito potenti farmaci. Ma Liguori non è convinto del tutto della vera volontà dei suicidio. Lui lo conosce bene. Già nel 1995 aveva contribuito alla sua cattura. Possibile che fosse caduto in depressione? Colui con il quale per anni aveva anche avuto una corrispondenza epistolare ove parlavano di storia, di libri e di cosa generi il crimine, e di come esso sia oscuro a tratti ed altre volte invece più manifesto. Liguori ci porta nella storia di quella guerra che ha caratterizzato i balcani e che aveva segnato le popolazioni coinvolte. Ma le domande che il libro ci pone sono altre. attraverso il percorso del tenente e dell’assassino di guerra Dragojević, il lettore è guidato a riflettere sul senso della guerra. uccidere un altra persona, può dare compimento alla giustizia? la guerra è un terreno dove ogni regola è lecita e l’essere coscienti di morire porta a dimenticarsi di vivere secondo quelle leggi morali che governano l’uomo. Ma cosa si nasconde dietro Dragojević? Così, tra presente e passato, la storia ci impone di confrontarci con la realtà bosniaca, dove anche i buoni diventano strumento di altri che tessono le fila di questa guerra fratricida. Ma è anche la storia di Rocco, che compie un viaggio non solo per scoprire la verità sul colonnello, ma anche per scoprire la sua di verità, attraverso le persone che il destino gli mette accanto. come Jacqueline, che lavora per la Croce Rossa e  che lo porterà a fare alcune scelte importanti, fino ad un finale che toglie il fiato. Un libro davvero bello, che merita di essere letto! Voto 4 su 5

Infine, vi racconto de La guerra di Millie di Caren Cushman. Un romanzo adatto ai più giovani che ci porta nella vita di Millie McGonigle in California, all’inizio della seconda guerra mondiale. È un periodo difficile in Europa, con il conflitto incombe. Millie ha una sorellina malata e le piace disegnare le cose senza vita che trova sulla spiaggia e scrivere il suo nome. Un’amicizia, però, le farà capire che la vita non è fatta di cose morte. Una storia scritta molto bene e che si legge piacevolmente fino alla fine, dove i sentimenti hanno la meglio sulla storia fatta di guerre. Voto 4 su 5

Maria Alessia Del Vescovo


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