Quando ero nervosa, arrabbiata o triste rileggevo sempre qualche pagina di "Grandi speranze" di Dickens. L'epoca vittoriana, i lavori forzati, il piccolo Pip che aiuta un manigoldo. Mi appassionava soprattutto miss Havisham con il suo dolore fermo come l'orologio di casa e la sua scelta di vivere in quel dolore, di tuffarcisi dentro e annegare.... Continua a leggere →
