“Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34)
Qualche anno fa i The Fray composero uno dei tormentoni che rimase nelle radio per molto tempo, intitolato How to save a life in italiano, Come salvare una vita. Il testo narra la storia di due amici che cercano un modo per fare pace. Per salvare le loro vite, e la vita della loro amicizia. La strofa più commovente è la seconda in cui troviamo queste parole:
“Butta già una lista di cose sbagliate / Le cose che gli hai sempre detto / E prega Dio che ti senta /E prega Dio che ti senta”
Il desiderio di riconciliarsi, con qualcuno che non ha capito le sue colpe è davvero grandissimo. E al tempo stesso si chiede aiuto a Dio per questo. Cari Clubbers, riascoltarla magari ci riporta a qualche anno fa…
La prima parola che ci viene donata da Gesù sulla croce è quella del perdono, rivolta ai suoi crocifissori. Questo è il centro del messaggio racchiuso negli eventi della Passione; il cuore stesso del messaggio cristiano, che nel perdono fino alla fine, si distingue da tutti gli altri credi. Gesù qui si rivolge all’Eterno Padre, prima persona della Trinità; perché sa che ogni perdono sorge innanzitutto da Lui. Un perdono che è dunque innanzitutto dare perdono verso chi ci ha offeso: e l’Eterno Padre, che ci ha donato il Figlio, nell’Incarnazione, ci offre la forza, la grazia, e l’amore di Gesù offeso nella passione e che qui perdona ogni offesa; e soprattutto è un perdono che va accettato, da parte della persona che offende: è dunque il riconoscimento di aver commesso un peccato, piccolo o grande, in un momento di fragilità e di debolezza. Questo grande atto di umiltà, di conoscenza di sé è donato sempre dall’Eterno Padre, che per mezzo del Figlio, a Pentecoste ci dona lo Spirito Santo: e ci offre così la grazia della santità, dalla quale sorge un moto spontaneo di umiltà.
Anche noi allora come Gesù chiediamo che il Padre ci aiuti perdonare chi inconsapevolmente ci ha offeso. E anche chi lo ha fatto consapevolmente. La nostra adesione a Gesù sarà davvero fortissima.
Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP
Gesù dolce Gesù amore.
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