Un titolo accattivante, un accostamento difficile ma sempre pieno di riflessioni. Franco Cardini ha pubblicato per i tipi La Vela questo bellissimo Gesù, la falce e il martello.
In questo libro, Cardini si definisce cattolico tradizionalista in quanto lettore di Carl Smith, amante dell’ordine, della gerarchia, della disciplina, e che dunque crede più nei doveri che nei diritti. Qui troviamo la raccolta di una parte di scritti in editi ed editi del professore e vogliono essere una denuncia dell’ipocrisia della modernità, al tempo stesso vogliono onorare chi combatte il sistema della modernità estremista. Perciò, il titolo è volutamente provocatorio ed allude al simbolo sia della tirannia, del dominio tipico del blocco sovietico ma anche della lotta, contraria allo sfruttamento degli indigenti. Perciò per me Cardini scrive, proprio un suo piccolo un manifesto che è un invito a reagire al dominio di una modernità liquida e contraddittoria.

Ci parla allora di una diffidenza verso chi si dice cristiano cattolico senza esserlo veramente, oggi diremo i cattolici “adulti”, che non aderiscono anche i primi concili dogmatici. Cio è strano perché nel vero cattolicesimo c’è una pratica religiosa e spirituale che è interconnessa; c’è perciò un richiamo del professore ad un’aderenza autentica sia ai dogmi sia alla morale e non solo alle istituzioni ecclesiali che sono pure importanti.
L’articolo che dà il titolo al libro ricorda l’episodio in cui il presidente boliviano Moraes dona una falce Marte il martello a forma di croce a Papa Francesco; secondo Cardini non è questa una provocazione ma una forma di laica metafora della croce che ovviamente valletta secondo lo sguardo di Moraes, della mentalità sudamericana e andina, dove quella non era segno di dominio o dittatura ma di lavoro che è la base fondamentale della giustizia sociale: perciò falce e martello indicano semplicemente la presenza del lavoro quale elemento costitutivo di quelle terre e quelle culture.
Un pensiero che Cardini ha avuto su Papa Francesco e delle sue attività a proposito del sinodo sulla famiglia a mio personale modo di vedere e secondo gli studi da me effettuati è la corretta ermeneutica del magistero di Papa Francesco presente in Amoris Laetitia: rimando dunque alla lettura delle riflessioni del professore per approfondire la vexata quaestio. Il vero senso delle “diaconesse” sta nel fatto che il Papa non vuole istituire il sacerdozio femminile di per sé impossibile: parla invece di un diaconato che è intrinsecamente e ontologicamente servizio per la Chiesa. Cardini in queste pagine pubblica anche una lettera commovente autentica e anche schietta che ha indirizzato a Fidel Castro nel giorno della sua morte. Parlando di Don Lorenzo Milani e degli incontri personali avuti dal professore con lui descrive il suo dissidio interno di combattimento fra tradizione e rivoluzione. Questo è perciò un libro che io consiglio perché a modo suo autobiografico che ci dice qualcosa sia della storia del secolo sia della storia del mondo vissuto dal professore; se vogliamo ci racconta qualcosa anche su Franco Cardini stesso autore in imprescindibile per gli storici di oggi ma anche per i non addetti ai lavori.
Immagine di copertina autorizzata dall’editore.
Fr Gabriele Scardocci OP