Dio ti ha portato 2025.
Così la nazione ungherese, nella sua meravigliosa lingua e cultura, augura il benvenuto a chi arriva. Isten hozott.
Chi è nuovo e viene “da fuori”, è colui che Dio porta e fa entrare con novità, belle o brutte, nella nostra vita. L’anno scorso dicemmo Benvenuto 2024. Ora gli diciamo Addio.
Oggi diciamo Benvenuto, Dio ti ha portato, caro anno 2025.
Un anno che arriva denso di tante belle novità: avremo il Giubileo ordinario, come sapete sul tema della Speranza; insieme ad esso anche ricorderemo il 1700 anno dalla proclamazione del Credo a Nicea. Un momento essenziale per la fede della intera cristianità in cui tutti i credenti in Cristo poterono affermare senza più paura “Gesù, della stessa sostanza del Padre”.
Ma dell’anno 2024 cosa portiamo e cosa ringraziamo Dio, in quanto Club Theologicum?
In questo anno solare abbiamo tanto di cui ringraziare. Voglio condividere con voi alcuni numeri.
Quest’anno abbiamo raggiunto i 1200 iscritti sul Canale YouTube, l’ex canale Jordanus che adesso si chiama anch’esso Club Theologicum. Inoltre, per la prima volta, la nostra community del gruppo Facebook “Gli amici del Club Theologicum” ha raggiunto e superato i 2000 iscritti, iniziando e anzi rinnovando così un nuovo ciclo di amicizia e di condivisione con clubbers da tutto il mondo. Dopo l’andata negativa dell’anno scorso, dunque siamo tornati di nuovo in positivo con le statistiche degli accessi sul nostro blog. Grazie alle generose offerte dei clubbers benefattori siamo riusciti a rinnovare le attrezzature tecniche ed informatiche per le trasmissioni in live, i video, i podcast e anche coperto i costi di gestione che il dominio WordPress richiede. Un caloroso grazie particolare ai benefattori.
I numeri però sono un dettaglio di cui tener conto ma non primario. Il dato primario e più importante è ripartire tutti insieme nel Signore.
Che Dio porti persone nuove nella nostra vita è un momento essenziale per la nostra socialità ed ecclesialità. Ogni ente creato, come l’uomo, come fr Gabrio, come gli altri autori del Club Theologicum, come tutti noi clubbers, siamo persone che dunque continuiamo a vivere in una relazione intima e feconda con Dio. Ed essendo intimi e fecondi con Lui, possiamo ritrovarci nell’altro. Possiamo ritrovare la bellezza della fede cattolica confrontandoci con la fede di un altro.
In una delle mie predicazioni ungheresi, ho camminato in quei quartieri, testimoni imperituri della dittatura comunista. Poi sono andato oltre. Si, da calciofilo convinto, ho anche camminato vicino il nuovissimo e modernissimo stadio di calcio, la Puskas Arena. Ho camminato accanto alle sponde danubiane, superando diverse volte il Ponte delle Catene. Così ho pregato e provato ad immaginare quei mille e più volti che Dio ha portato nella mia vita nell’anno 2024.
Come il sogno di una bambina ungherese. Dei bambini di tutto il mondo. Il sogno di conoscere tanti volti, idee, sogni, persone, aspirazioni. Così come quei bambini ho sognano tutti questi volti, persone sacre ed irripetibili ed ho sorriso e pregato per loro.
E come quella bambina ungherese ho iniziato sorridere con loro, insieme a Gesù Cristo, e a pregare per un mondo di carità e di pace.
La pace, tema purtroppo assente dallo scenario contemporaneo, dilaniato dai tanti troppi conflitti che dilaniano il nostro amato mondo. Gesù stesso ci ha promesso la Sua pace. Una pace vera e pacificante nel profondo. Per capirlo riprendiamo brevemente due passi del vangelo di Giovanni:
Gv 14:27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Gv 16:33 Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».
La pace che Gesù ci offre non è la pace come semplice assenza di guerra e conflitti. Certo, è anche quello, ma durerebbe poco se fosse fondamento sostanziale della pace reale. La vera pace Gesù l’ha donata già in questo Natale. Lui, che bambino piccolissimo, viveva nella pace, in assenza di timore e turbamento perché sapeva di essere cullato da Giuseppe, Maria e soprattutto dall’Eterno Padre e dallo Spirito Santo.
La pace autentica è dunque abbandono totale al progetto della Trinità per quanto misterioso e a volte complesso, difficile da interiorizzare, pieno di tribolazioni ed incomprensioni ed è un processo che porta ad un perfezionamento di tutti. Ad una crescita come uomini e credenti.
Una crescita di te che leggi, caro clubber, e che ti appresti ad entrare nell’anno nuovo.
Così, dunque, in questi miei saluti al 2024, invito ognuno di noi a riflettere, pregare e contemplare in che modo vive la sua pace interiore in rapporto a Dio. Anche se siamo un po’ ancora conflittuali verso lo stesso Dio, come Giobbe che non comprendeva cosa accadeva. Anche se al contrario siamo invece felici come lo era Maria dinanzi ad Elisabetta.
Sia che siamo nel lamento con Giobbe, sia che siamo nella gioia con Maria, cerchiamo di comprendere come far crescere la pace, e come possiamo donarla agli altri. Proviamo ad essere quei cercatori con una lanterna che cercano di donare questa testimonianza di abbandono fiducioso in Dio,
A proposito del nuovo anno, concludo questa lettera annunciando delle piccole attività a cui siete tutti invitati:
- Proprio in vista del giubileo e dell’anniversario del Credo, inizieremo in gennaio una nuova serie di trasmissioni in live sul tema del Credo Niceno, che troverete ogni giovedì sera sul canale YouTube con l’hastag #credo.
Come dice il titolo, ci confronteremo su ciò che crediamo e professiamo durante la messa. Sempre col nostro modo di fare. Fra ospiti, commenti, alta teologia e alta goliardia. Alta umanità e Alta divinità, secondo il metodo di Gesù Cristo e della Trinità.
- Sono già iniziati gli incontri in presenza dei Clubbers a Roma e a Firenze con la ormai rodata esperienza del the teologico. Nel 2025 avremo altri incontri nelle due città a Roma e a Firenze, in marzo, e in due date che stabiliremo insieme in giugno.
- Similmente per la Novena di Natale da poco conclusa, dopo la Domenica delle Palme, avremo anche quest’anno le riflessioni della Settimana Santa che saranno pubblicate quotidianamente sul nostro Club Theologicum.
- Vi lancio infine una proposta: sarebbe bello se per l’anno santo, almeno una volta ci incontrassimo in presenza a Roma per passare insieme la Porta Santa. Certo, ognuno lo potrà fare nella sua diocesi di origine, ma se la nostra community attuasse questo gesto in modo comunitario sarebbe davvero un bell’atto di comunione e condivisione in presenza che rinforzerebbe i nostri legami. Fatemi sapere che ne pensate.
Dio vi ha portato cari clubbers e la vostra presenza accanto mi dona sempre più affetto e gioia, sempre più fra il tormento e la grazia.
Buon anno 2025
Vostro
In Xto e in San Domenico
Fr Gabriele

Scopri di più da Club Theologicum
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

I frati predicatori, i Domenicani sono la mia ancora di salvezza da due anni, da quando morì tragicamente mio marito Roberto. Grazie di cuore. Il Signore li benedica. Buon anno. Vincenzina Brozzu 🌹
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ringraziamo il Signore per tutto . Buon anno
"Mi piace""Mi piace"