V.
Alle dieci del mattino il telefono squillò. Dopo qualche minuto, Salaris si rese conto di essere terribilmente in ritardo. La notte era maledettamente trascorsa in bianco, solo l’alba aveva portato un po’ di sonno, interrotto da quel fastidioso trillo. La pressione del caso conduceva spesso Salaris ad uno sforzo sovrumano.
Che cosa dice quel modo di uccidere? Cosa vuole dire l’assassino? Cosa collega l’ossessione di chiara matrice religiosa all’amore? Chi può odiare tanto? E perché?
Le domande aprivano un’altra faticosa giornata tra le pieghe rovinose dell’esistenza. Il caso attendeva il commissario, un ballo in maschera in cui ognuno è travestito da qualcun altro.
Giovanni Covino
Fonte immagine: Canva, AI
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