La domanda sembra banale, ma in fondo non lo è. Il mondo dei blogger ormai ha invaso la rete. Ci sono blog che riguardano diversi temi, dal calcio , alla liturgia , alla filosofia. Inoltre esistono anche altri blog teologici.
Allora di nuovo: perché un Club Theologicum?
Un Club, perché è un luogo dove, a partire dagli articoli proposti, tutti possono esprimere liberamente il proprio pensiero. Theologicum, perché prevalentemente i temi trattatati riguarderanno le materie teologiche – bibliche, ma anche la filosofia, che è scienza ausiliaria alla teologia.
Inoltre il sottoscritto è studioso e amante della teologia, per questo ama definirsi teologo. Sono infine un millennial, cioè rientro in quella categoria sociologica definita dagli studiosi Strauss e Howe (cfr. W. Strauss – N. Howe, Millennials Rising: The Next great generation, New York, Vintage Books, 2000), cioè di quella generazione di nati fra il 1980 e il 2000.
Le riflessioni che propongo, dunque, vogliono essere un nuovo tentativo di animare la rete – la fluida e dinamica Agorà del nuovo millennio – lasciando ai lettori pazienti la libertà di commentare, riflettere, pregare o volendo contemplare in proprio e sviluppare una propria personale teologia, a partire dai miei articoli.
L’unica premessa che ritengo necessaria alla lettura degli articoli è la fede nella Chiesa Cattolica e nei suoi tre fundamenta: la Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero. Come il santo padre Francesco ha detto,” È bene essere criticato, a me piace questo, sempre. La vita è fatta anche di incomprensioni e di tensioni. E quando sono critiche che fanno crescere, le accetto, rispondo”.Per questo accetto il confronto sereno, vero e giusto. E chiedo anche io, come fece nel suo Gesù di Nazareth, il papa emerito Benedetto XVI, “Chiedo solo ai lettrici e ai lettori quell’anticipo di simpatia senza il quale non c’è alcuna comprensione”.
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