Con stupore di piccoli. Pater Noster#1

Dal vangelo secondo Matteo,11

25 In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.»

 

Quando ero bambino ogni tanto vedevo in televisione un bellissimo anime giapponese, Papà Gambalunga. Era la storia della piccola orfanella Judy, che una volta entrata in orfanotrofio, viene aiutata da un padre adottivo anonimo, a proseguire gli studi e ad essere felice. Judy chiamava questo padre invisibile, Papà Gambalunga.

Questa commovente storia mi porta di nuovo a pregare e a meditare sull’Eterno Padre, prima persona della Trinità di cui abbiamo già parlato un pò 

La teologia trinitaria ci insegna che l’Eterno Padre dà origine a tutta la Trinità, perché genera il Figlio / Logos, e manda lo Spirito Santo nell’Eternità: questo secondo modo viene detto spirazione. Se ci pensiamo bene, queste azioni invisibili che avvengono nella Trinità vengono narrate durante la messa, quando il Sacerdote nel canone eucaristico, chiede al Padre di mandare lo Spirito Santo affinchè sia presente fra noi il Suo Figlio nella sostanza del pane e del vino.  Oltre a questi aspetti trinitari e sacramentali, provo a coglierne un altro.

 

CCC 2781 Quando preghiamo il Padre, siamo in comunione con lui e con il Figlio suo Gesù Cristo. È allora che lo conosciamo e lo riconosciamo in uno stupore sempre nuovo.

 

Gesù durante il suo ministero pubblico ci ha insegnato a pregare con rispetto e tenerezza a Dio che è Padre. In questo modo, tutti noi singolarmente e tutta la Chiesa Cattolica è unita in Lui. Questo permette di essere comunione e riconoscere l’Eterno Padre con uno stupore nuovo. È lo stupore proprio dei bambini, che aiuta a riscoprirci figli, ad un tempo bisognosi della vicinanza del papà che ci spiega e su tutte le cose e allo stesso tempo, mandati come il Figlio Logos per amare. Lo stupore allora non è qualcosa di cui vergognarsi, quasi fosse infantilismo: esso è invece un sentimento tipicamente umano che Dio eleva per portarci ad una sempre più intensa conoscenza e intimità con Lui. Con lo stupore impariamo a rinascere bambini, cioè veri credenti ogni giorno. Faremo nostre le parole del poeta Fernando Pessoa: “So avere lo stupore essenziale / che avrebbe un bambino se, nel nascere,/si accorgesse che è nato davvero… / Mi sento nascere a ogni momento / per l’eterna novità del Mondo…”.

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP

Gesù dolce, Gesù amore

 

 

 

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