L’innesto innovativo. Gloria#2

Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi

1,15 Egli è Immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione,

16 perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.

 

Uno dei romanzi di Oscar Wilde più avvincenti e al tempo stesso che più mi ha inquietato è il capolavoro Il Ritratto di Dorian Gray, del 1890. Dorian Gray è il protagonista, vive in una Londra vittoriana, che come Narciso si innamora della sua stessa bellezza: per difenderla dall’andare degli anni decide di fare un patto col demonio. Non voglio raccontarvi tutto di questa splendida e al tempo stesso oscura storia. Dorian Gray fondò la sua bellezza nel demonio e non in Dio. Perse l’occasione, che ognuno di noi ha da sempre, di poter mostrare il bello di Dio.

Ciò è possibile grazie al grande dono del Signore, il Figlio Logos, Gesù Cristo: Egli, come diciamo nel Credo si è incarnato nel seno della vergine Maria per opera dello S. Santo.
Assumendo dunque la natura umana, diventa uomo: in tal modo Gesù fa irrompere la bellezza nel mondo. Diviene IL modello di tutte le realtà create esistenti; e tutte queste per mezzo di Lui sono fatte.

Felici allora possiamo pregare a gran voce: Gloria al Padre e al Figlio!

Nelle brutture del mondo dunque, anche nelle nostre debolezze, è possibile scoprire il bello di Dio. Questo mi sembra richiamare tre elementi della bellezza descritte nel medio evo: la bellezza prevede una «integrità» (integritas sive perfectio), quindi «armonia» (debita proportio sive consonantia) e infine «splendore» (claritas). Gesù è dunque colui che essendo bellezza, incarnandosi ci ha mostrato la bellezza di Dio secondo questi tre aspetti.  Credo che queste siano anche le tre caratteristiche della fede cattolica: perfezione, armonia e splendore che investono tutti i contenuti dottrinali e morali. Quindi la vita cattolica è, nel suo statuto più profondo, una vita bella. Sta solo a noi a rispondere all’ invito a incarnare e vivere quei contenuti nella propria vita di fede. Radicare ogni scelta in Dio è espressione di una bellezza al tempo stesso umana e al tempo stesso divina. Un innesto antico e innovativo.

La bellezza di Gesù Figlio di Dio ha testimoniato un amore che ama sino alla fine, fino alle estreme conseguenze.  Questo è per noi un invito alla coerenza e alla scelta continua di quella fede e di quei valori in cui crediamo e abbiamo dato la vita, anche nei tempi critici o di persecuzione morale. Davvero chi vedrà dall’esterno la nostra perseveranza, il nostro voler riferirci a Dio come nostra unica speranza e ancora di salvataggio nelle tribolazioni della vita, crederà quanto è straordinario e gustoso vivere la fede di Gesù Cristo e della Chiesa Cattolica.

Lo stesso Wilde scrive nel già citato Dorian Gray:

La bellezza è una manifestazione del genio. In realtà è più elevata del genio, perché non ha bisogno di spiegazioni. È una delle grandi cose del mondo, come la luce del sole o la primavera, o come il riflesso nell’acqua cupa di quella conchiglia argentea che chiamiamo luna.

Il Signore ci dono di essere parte, figli nel Figlio, al Suo genio eterno.

 

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP

Gesù dolce, Gesù amore

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