Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, S. Collins. #clubrecensioni

Ritratto del dittatore da giovane. Così mi viene da sintetizzare l’ultimo libro di Suzanne Collins, sulla saga di Capitol City e gli Hunger Games. Un passo alla volta, per chi non conosce la saga. Nella trilogia Hunger Games, Hunger Games – La ragazza di fuoco, Hunger Games –  Il canto della rivolta è ambientata in un tempo e uno spazio parallelo al nostro, la nazione di Panem – composta da Capitol City e 12 distretti – è comandata dal dittatore Cornelius Snow che ogni anno per confermare la propria tirannia sulla nazione prosegue l’antica tradizione degli Hunger Games: essi consistono nella estrazione a sorte di due ragazzi per ogni distretto, i quali vengono messi in un’Arena di lotta, dove devono uccidersi. Il vincitore è l’unico a salvarsi. Nella prima trilogia, Katniss Everdeen porterà avanti una vera e propria guerra civile contro il dittatore Snow e i terribili Hunger Games. Non voglio però svelarvi altro, e vi rimando al libro che è molto bello e a da cui hanno tratto anche dei film.

Locandina del film tratto dal libro Hunger Games Il Canto della Rivolta con J. Lawrence

In questo libro la Collins, descrive le origini di Cornelius Snow, di quando era un semplice cittadino, brillante, vincitore anche lui degli Hunger Games. È dunque un prequel alla trilogia più famosa. Con grande ambizione, il futuro dittatore guida Lucy Gray che deve affrontare gli Hunger Games. Il libro dunque spiega molti passaggi che nella trilogia più lunga sono lasciati a metà: con una scrittura molto bella e avvincente la Collins ci racconta la “genesi” di Snow. Come spero leggerete, capirete di preciso perché nascono gli Hunger Games, e la loro filosofia.

Un libro che di fondo è una riflessione, fra colpi di scena, combattimenti, azioni di spionaggio e molta crudezza sull’uomo: molto spesso infatti il giovane Snow si ferma a ragionare, a discutere ad accapigliarsi con vari personaggi sul senso ultimo della natura umana. Un serpente, Snow, che si unisce ad un usignolo, Lucy Gray, per combattere una propria guerra, una arrampicata sociale e politica che lo vedrà vincitore. A che prezzo però si possono mandare a morire i cittadini, per la salvaguardia del Bene Comune? Davvero lo stato detiene tutti i diritti sull’uomo persona, per costruire un cittadino persona in grado di obbedire senza fiatare?

Un romanzo d’azione, scritto molto bene, in grado di tare dentro il lettore e far riflettere su questi temi anche chi non è addentro alle tematiche filosofiche e di dottrina sociale della Chiesa.

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP

Gesù dolce Gesù amore

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