“6 Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
17 La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.”
— dal vangelo secondo Matteo 1, 6.17.
(Per la riflessione del primo giorno della novena: cliccare qui. La porta dell’Avvento)
Carissimi clubbers, mi sono soffermata su due letture all’inizio di questo Avvento.
Innanzitutto Genesi 49, 2 – 8.10. Qui il Signore ci invita a guardare al Natale che arriva, ascoltando Israele, il Padre delle nazioni che ci annuncia la venuta del Messia. Ci viene detto che da Giuda nascerà colui a cui i popoli dovranno obbedire, Giuda viene designato da suo padre per essere il suo erede, non era il primogenito dei suoi fratelli ma verrà scelto da suo padre per essere tale. A lui spetterà la solenne benedizione. È paragonato a un leone, immagine di forza, di potenza. A lui verrà dato il bastone del potere, del comando e dalla sua discendenza nascerà il Messia tanto atteso.
Ancora di più il Vangelo di Matteo 1, 1 – 17 conosciuto come “la genealogia di Gesù” infatti, Giuda viene citato subito dopo Isacco e Giacobbe, diventa quindi un antenato di colui che sarà il Salvatore del mondo. Da Giuda deriverà la dinastia davidica che ci porterà fino alla nascita di Gesù a cui tutti i popoli si prostreranno. Ecco quindi che non è il primogenito, non è a colui che spetterebbe di diritto che viene data la primogenitura, ma colui che è forte e che ascolta il Signore.
Anche noi siamo stati designati dal Signore come suoi eredi, ecco che dobbiamo dunque ascoltarlo e accogliere con gioia e con speranza il rinnovo della venuta del Signore. Apriamo le orecchie e il cuore per ascoltare la voce del Signore!
Lucia Viero