Clubbers e amici biblofili,
seguiamo la classifica dei libri più letti in questo periodo di Dicembre 2020:
1 | Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus) | Bruno Vespa | Mondadori | 20,00 | ||
2 | Cambiare l’acqua ai fiori | Valérie Perrin | E/O | 18,00 | ||
3 | C’era una volta adesso | Massimo Gramellini | Longanesi | 16,90 | ||
4 | Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» | Benedetta Rossi | Mondadori Electa | 19,90 | ||
5 | Io sono l’abisso | Donato Carrisi | Longanesi | 22,00 | ||
6 | A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia | Aldo Cazzullo | Mondadori | 18,00 | ||
7 | Fu sera e fu mattina | Ken Follett | Mondadori | 27,00 | ||
8 | L’ultimo giorno di Roma. Viaggio nella città di Nerone poco prima del grande incendio. La trilogia di Nerone. Vol. 1 | Alberto Angela | HarperCollins Italia | 18,50 | ||
9 | Donne dell’anima mia | Isabel Allende | Feltrinelli | 15,00 | ||
10 | Una terra promessa | Barack Obama | Garzanti | 28,00 |
Questa è la classifica libri più venduti nelle librerie italiane è tratta dal sito IBUK: https://www.ibuk.it/irj/portal/anonymous/notizie_classifiche_settimanali
Qui di seguito invece la classifica dei libri per l’intero anno solare 2020:
1 | Riccardino | Andrea Camilleri | Sellerio | 15,00 | ||
2 | Cambiare l’acqua ai fiori | Valérie Perrin | E/O | 18,00 | ||
3 | L’enigma della camera 622 | Joel Dicker | La nave di Teseo | 22,00 | ||
4 | Il colibrì (vincitore premio strega 2020) | Sandro Veronesi | La nave di Teseo | 20,00 | ||
5 | Le storie del Mistero | Lyon Gamer | Salani | 15,90 | ||
6 | Fu sera e fu mattina | Ken Follett | Mondadori | 27,00 | ||
7 | I leoni di Sicilia | Stefania Auci | Nord | 18,00 | ||
8 | Ah l’amore, l’amore | Antonio Manzini | Sellerio | 15,00 | ||
9 | Come un respiro | Ferzan Ozpetek | Mondadori | 17,00 | ||
10 | La misura del tempo | Gianrico Carofiglio | Einaudi | 18,00 |
Infine la classifica dei Saggi più letti nel 2020:
1 | A riveder le stelle. Dante il Poeta che inventò l’Italia. | Aldo Cazzullo | Mondadori | 18,00 | ||
2 | Della gentilezza e del coraggio | Gianrico Carofiglio | Feltrinelli | 14,00 | ||
3 | Helgoland | Carlo Rovelli | Adelphi | 15,00 | ||
4 | Dante | Alessandro Barbero | Laterza | 20,00 | ||
5 | Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus) | Bruno Vespa | Mondadori | 20,00 | ||
6 | Una terra promessa | Barak Obama | Garzanti | 28,00 | ||
7 | Gridalo | Roberto Saviano | Bompiani | 22,00 | ||
8 | Donne dell’anima mia | Isabel Allende | Feltrinelli | 15,00 | ||
9 | I cazzari del virus | Andrea Scanzi | Paperfirst | 12,00 | ||
10 | Quello che non ti dicono | Mario Calabresi | Mondadori | 18,00 | ||
11 | L’ultimo giorno di Roma. | Alberto Angela | Harper Collins | 18,50 | ||
12 | Il maestro di Auschwitz | Otto B. Kraus | Newton & Compton | 9,90 | ||
13 | Oriente e Occidente | Federico Rampini | Einaudi | 17,00 | ||
14 | Questa è l’America | Francesco Costa | Mondadori | 18,00 | ||
15 | Io sono il potere | Anonimo | Feltrinelli | 18,00 | ||
16 | La memoria rende liberi | Enrico Mentana – Liliana Segre | Rizzoli | 15,90 | ||
17 | I mostri. Come sconfiggerli | Carlo Calenda | Feltrinelli | 15,00 | ||
18 | Fratelli Tutti | Papa Francesco | San Paolo | 2,90 | ||
19 | Il coraggio e la paura | Vito Mancuso | Garzanti | 12,00 | ||
20 | La linea del 20. | Camillo Bortolato | Ericksonn | 14,80 |
Classifiche libri dell’anno 2020 tratte da: la Lettura, pagine 32 – 33, de Il Corriere della sera, 28 dicembre 2020.
Come di consueto la nostra Maria Alessia ci dà qualche consiglio per le letture di gennaio 2021per inaugurare il nuovo anno!

“Supereroi. Servono i superpoteri per amarsi tutta una vita” di Paolo Genovese. Einaudi.
Un libro intenso, scritto bene e che scalfisce il lettore. Siamo nella vita di Anna e Marco. Lei disegnatrice di fumetti e lui professore di Fisica all’Università. Si conoscono sotto la pioggia e la pioggia farà da sfondo alla loro relazione. Il libro, tra un salto temporale e un altro, racconta la loro relazione, complicata, lunga vent’anni. Anna, figlia di un’attrice teatrale, non ha mai conosciuto il padre e non ha mai avuto una famiglia classica. Marco ha perso i genitori per un incidente domestico all’età di quattordici anni. Anna ha un carattere estremamente istintivo che la fa giocare in difesa e Marco ha un carattere estremamente matematico e scientifico. Si rincorreranno tra parole non dette, affetto, amore e dedizione. Una narrazione, voluta dallo scrittore, con lassi temporali avanti di anni che poi tornano indietro e rivanno in avanti. Mi piacerebbe rileggere il libro rimettendo i capitoli in ordine cronologico: chissà se ha lo stesso effetto! Paolo Genovese sa descrivere in maniera netta, come la matita della protagonista che disegna su un foglio bianco, le emozioni dei due giovani poi diventati adulti. Le contraddizioni, le paure, i silenzi, le parole non dette, i vecchi amori… Il finale è struggente, ammetto di aver pianto. In questo libro ci sono scelte fatte di “pancia”: con una svolta finale che cambierà profondamente i due protagonisti. Quello che appare in superficie, nelle parole dello scrittore e regista, è sicuramente una grande malinconia di fondo. Anna e Marco si amano, vivono le emozioni perché nel tepore del loro incontro si fondono due solitudini. Gli anni passano tra consuetudini e verità non dette. Sicuramente in questa storia mancano la preghiera e la fede. Tutto e’ vissuto secondo un binocolo fatto dalle scelte dei protagonisti che non si interrogano nel profondo. La storia è descritta nel presente e il passato è un abisso dal quale emergere, ma nel quale si può anche sprofondare. Il futuro è un’incognita alla quale è meglio non pensare. Marco, da matematico, non crede nell’esistenza del futuro e Anna fugge da ogni forma di programmazione: perché programmare vuol dire mettersi in gioco e donarsi. L’unico linguaggio che lei conosce benissimo e’ il disegno, sono i suoi fumetti nei quali mette la sua vita. Non conosce l’amore nessuno glielo ha mai insegnato. Ma la resa dei conti è in arrivo e porterà un solco da attraversare a qualunque costo. Genovese afferma che in fondo i “supereroi” sono quelli che si amano per sempre, io credo che per amarsi per sempre serva solo “affidarsi” a Dio: e’ Lui il Signore della Storia. Siamo felici solo quando ci doniamo completamente e facciamo le cose con gratuità. Concludo con le parole della Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, scritte sulla sua lapide al Cimitero del Verano a Roma: “L’importante nella vita non è fare qualcosa, ma nascere e lasciarsi amare”. Un libro che colpisce proprio nel suo modo di parlare al lettore. Un romanzo che non lascia indifferenti. Da leggere! Voto 4,5 su 5.

“Il quaderno dell’amore perduto” di Valérie Perrin. Editrice Nord.
Dopo aver letto “Cambiare l’acqua ai fiori”, mi sono immersa nel precedente romanzo della scrittrice. È il suo romanzo d’esordio e la Perrin utilizza lo stesso modo di scrittura. La protagonista, questa volta, è Justine, una ragazza giovane che ha perso la sua famiglia per un tragico incidente stradale e vive con suo cugino Jules, orfano anch’egli, e i suoi nonni. Sono figli di due gemelli che, con le loro madri, hanno perso la vita nella stessa auto. Vivono in un paese piccolo al centro della Francia, Milly. Justine lavora come operatrice al residence per anziani “Le Ortensie” e ascolta queste persone sole, la cui storia la arricchisce. Conosce Hélène e la donna, con il suo gabbiano, le racconta la sua vita. Justine compra un quaderno azzurro e comincia a scrivere. La storia è narrata tra presente e passato che si fondono insieme. La guerra, la ricostruzione, un amore che non lascia indifferenti. Il quaderno sta finendo così come la vita di Hélène. Justine dovrà fare i conti con il suo passato e, soprattutto, con la morte dei suoi genitori. È una storia nelle storie, la vita di Justine, la vita del Residence si fondono con il passato e coinvolge il lettore in maniera totale. Non si può fare altro che andare avanti. Il dolore di Justine e’ molto simile a quello di Violette, protagonista di “Cambiare l’acqua ai fiori”, entrambe conoscono il senso di vuoto dovuto a una tragedia. È in quel vuoto che vanno avanti perché sanno donarsi. Un romanzo appassionante che sale di intensità, andando avanti con le pagine fino a travolgerti completamente. Hélène e Justine infiammano il cuore del lettore perché lasciano un segno e, quando le si vorrebbe abbandonare, non si può più farlo perché la loro vita difficile si mostra dietro un viso delicato e un corpo fragile che nascondono una forza incredibile. Bellissimo. Da leggere! Voto 4,5 su 5.

“Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio De Giovanni. Einaudi.
Ho iniziato tanti anni fa a leggere questa saga e ogni volta e’ sempre un’emozione. I poliziotti del Commissariato di Pizzofalcone sono cresciuti, maturati e, in questo romanzo, devo ammettere che ho ritrovato il De Giovanni che adoro. Pizzofalcone è un quartiere di Napoli dove si trova questo posto di Polizia in cui negli anni sono stati confinati poliziotti con un passato burrascoso o con un carattere difficile e problematico. L’aria che aleggia e’ sempre quella di una prossima chiusura e, a ogni nuova indagine, occorre confermare sempre di essere capaci e all’altezza, nonostante i risultati ottenuti. È come se il marchio di “Bastardi” non riescano a toglierselo da dosso, quasi fosse stato inciso sulla pelle con il fuoco. Un’indagine particolare. Viene ucciso il fioraio del quartiere e le piste sono molte da seguire, non amena quella del racket e dell’antimafia. Mi sono sempre piaciuti i “Bastardi” e anche questo romanzo mi ha coinvolto. I personaggi, che ormai abbiamo imparato a conoscere anche grazie alla serie TV su RaiUno, sono ben marcati e definiti e, come sempre, dovranno fare scelte importanti. La scrittura di De Giovanni e’ al contempo delicata, poetica e descrive le note emotive come i fiori che fanno da sfondo alla storia. De Giovanni e’ una garanzia e con questa narrazione conferma le sue doti di scrittore. Un libro consigliato sia per gli amanti della “saga” che per chi non li conosce. Non svelo nulla sul finale che e’ davvero magistrale. Il libro scorre veloce e coinvolge completamente il lettore con una Prosa perfetta fino alla fine. Nei gialli di De Giovanni non e’ tanto importante scoprire il colpevole, quanto stare accanto ai protagonisti. Un romanzo corale dove ogni tassello e’ importante. Da leggere! Voto 4,5 su 5.
Maria Alessia Del Vescovo & Fra Gabriele Giordano M. Scardocci OP
Rispondi