” 1, 19 Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira. 20 Perché l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. 21 Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime.”
— Lettera di Giacomo
(Per chi volesse rileggere la prima meditazione su Giacomo, può cliccare qui):
Ricordate l’incredibile Hulk? Fa proprio al caso nostro, oggi.
Per chi non lo conoscesse (si vergogni!) è quel super eroe dei fumetti che, quando si arrabbiava, diventava completamente verde. E, proprio nell’ira più profonda, assumeva una forza sovrumana, che gli permetteva di combattere i nemici di tutti i tipi, altrettanto iracondi anche loro e con fini poco legali.
Beh, sì. Come si vede, c’è un’ira nefasta e una invece positiva. Una rabbia che, se indirizzata a degli scopi buoni, diviene strumento di giustizia.
Ehm… speriamo che Hulk non si arrabbi con me per averlo citato nel Club.

L’ira, dunque, è un sentimento del tutto umano. Ma occorre saperla accogliere, custodire e veicolare. Non tutto ciò che accade è bello, giusto, buono e vero. Però accade. Non possiamo fare niente per evitare che qualche male, o qualcosa di negativo accada. Accade e ci infuriamo. Umano.
Ma Giacomo ci parla di un aiuto fondamentale per uscire da una rabbia che sia negativa e autodistruttiva. Una parola che è la Sua Parola e che ci permette di convogliare l’ira in un altro modo diverso. Un modo che non sia solo quello umano, ma un modo umano e divino insieme. Proprio come Gesù che è vero uomo e vero Dio.
Una parola che semina segni di Sapienza anche nei momenti di grande stress e arrabbiatura. In effetti, prendere le distanze dall’ira, controllarla, è una modalità tipica dei saggi insegna l’Antico Testamento (Proverbi 14,29; 16, 32).
La Parola di Vita Eterna Trinitaria dunque ci aiuta ad entrare in un’ottica più alta, più grande e omnicomprensiva degli eventi umani. Perché è una parola Ispirata e Rivelata / Rivelante.
Ispirata dallo Spirito Santo nella sua composizione: lo Spirito Santo, misteriosamente ha aiutato l’autore umano a comporre i libri biblici. E, allo stesso tempo, è lei in sé stessa Rivelata da Dio, che, nei libri sacri, ci racconta qualcosa di sé. Ci rivela un po’ di sé. Come un amico che confida segreti profondi da custodire.
Ma poiché Dio è colui che ci ha creato, nella sua parola egli Rivela anche a noi chi siamo e dove stiamo andando: per questo è parola Rivelante verso quell’evento, quella persona, o quella cosa che ci fa tanto arrabbiare.
Quindi… gambe in spalle. Io direi anche tanta pazienza e docilità in spalla.
Lo sguardo della Parola ci dona quel senso di pace, o, se non altro, di pacificazione, che ci permette di diventare come l’incredibile Hulk. Non verdi di rabbia. Ma verdi di speranza.
Gesù dolce, Gesù amore
Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP
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