Riscoprire la maternità

Lc 1, 35 Rispose l’angelo Gabriele a Maria: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.

 

Recentemente ho ascoltato una splendida canzone, della cantante Annalisa, dal titolo Il Mondo prima di te. La prima strofa mi ha particolarmente colpito:

Un giorno capiremo chi siamo senza dire niente / E sembrerà normale / Immaginare che il mondo scelga di girare / Attorno a un altro sole / È una casa senza le pareti / Da costruire nel tempo, costruire dal niente/ Come un fiore fino alle radici / È il mio regalo per te da dissetare e crescere.

Ho cercato di fare mia questa canzone, dandone una interpretazione personale: mi sembra quasi la voce di una mamma per il proprio figlio. La mamma dice al proprio piccolo che tutta la vita è piena di cambiamenti. Proprio in questi cambiamenti nel corso del tempo la loro stessa identità si accrescerà, con una continua compresenza l’uno dell’altro.

In modo molto simbolico, mi sembra di poter vedere il bellissimo rapporto di maternità che Maria e lo stesso Spirito Santo hanno verso di noi.

Per fede noi crediamo e sappiamo che Maria è Madre di Gesù, e dunque è Madre di Dio nella carne, come abbiamo visto qualche tempo fa. Con questo, il dogma della maternità di Dio in Maria, si intende credere che: 1) Maria è veramente madre. Lei cioè ha contribuito alla formazione della natura umana di Gesù, esattamente come le nostre mamme hanno contribuito al formarsi della nostra natura. 2) Maria è veramente madre di Dio, per l’intervento miracoloso di Dio – e dunque grazie anche allo Spirito Santo – lei ha veramente concepito e generato la seconda persona della Trinità, Gesù in quanto uomo.

Lo Spirito Santo è presentato dall’arcangelo come dunque Colui che pone l’ombra e la potenza di Dio su Maria. In questo senso, grazie a Maria e allo Spirito Santo vediamo come la stessa maternità è un dono di Dio: Egli sostiene le gestanti continuamente con doni speciali, in modo tale che le mamme possano essere a loro volta ombra e protezione per i loro figli. Ecco allora che lo Spirito Santo ci mostra il volto affettuoso e custode di Dio stesso, e dunque esprime la maternità di Dio.

Invece, dal punto di vista di Maria, doveva essere davvero inspiegabile un concepimento ad opera di Dio, senza l’intervento di nessun altro uomo. Lo stesso fidanzato della giovanissima Maria, il giusto Giuseppe ha ricevuto l’annuncio da parte dell’angelo in sogno. Perciò Maria e Giuseppe sono modelli per noi della fede di fronte agli eventi della vita: sebbene alcuni episodi non abbiano spiegazione o significato alcuno per noi, come i santi coniugi noi possiamo essere sereni perchè sappiamo che tutto è sempre sotto l’ombra protettiva del Signore.

Dunque tramite il Si, Maria entra in un’ottica di fede più profonda: in tal modo permette anche a noi, figli della Chiesa, di entrare a nostra volta in una prospettiva di fede approfondita, conoscendo le persone del Figlio e dello Spirito Santo. Indirettamente, Maria ci mostra la bellezza di un Dio che tende a farsi prossimo e vicinissimo all’uomo, in un dono d’amore eterno.

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP

Gesù dolce, Gesù amore

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