Dal vangelo secondo Matteo 13,
18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore: 23 Il seme seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».
Spesse volte mi fermo nelle varie librerie: Feltrinelli, Mondadori, Ibs. Sento che ogni libro di letteratura è una storia. Ogni libro scritto, nella storia dell’uomo, è storia di qualcuno che ci narra, ci racconta e descrive qualcosa. Ricordo lo splendido La Storia Infinita di Michael Ende, dove il piccolo Bastiano, accanito lettore di un testo intitolato proprio La Storia Infinita, viene coinvolto negli eventi in cui sta leggendo. Non voglio raccontarvi tutto, per non rovinarvi il finale.
Certo però che questa esperienza di essere catturati da un libro, non è totalmente una storia da libro fantasy. Esiste davvero, per ognuno di una storia infinita. Una vera storia infinita. Quella a cui siamo chiamati ognuno di noi. In particolare, ogni volta che ci mettiamo in lettura attenta della Parola di Dio, del Libro dei Libri: la Bibbia. A differenza di tutti gli altri libri, la Bibbia ha una particolarità. Innanzitutto è un insieme di più libri: 73 per la precisione, scritti con generi letterari e stili linguistici differenti. E soprattutto in periodi storici differenti. Una caratteristica che accomuna tutti i libri biblici però è che sono testi divinamente ispirati. Insegna la Dei Verbum al numero 11 infatti:
Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16);
Ecco che tutta la Sacra Scrittura ha Dio per autore e la Chiesa ha composto i libri sacri: dunque per volontà del Signore si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte. Potremo dire che gli autori sacri, sono stati dei moderni ghostwriter, dove però in questo caso mi sento di tradurre quel ghost, non come fantasma, ma Spirito Santo. Dunque, lo Spirito Santo aiuta gli autori a scrivere. E questi testi sacri oggi giungono a noi, affinchè anche in noi continui quell’evento straordinario dell’Amore di Dio per l’uomo, a partire dalla creazione, fino al definitivo dono di sé nella morte e resurrezione. Come il seminatore che ben produce, possiamo far fruttificare in noi la Parola di Dio, generando il trenta, il sessanta, il cento di opere di carità e di verità.
Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP
Gesù dolce, Gesù amore
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