Caccia al regno di Dio. #clubtheologicum

Carissimi clubbers,
finalmente la morsa del covid si è da qualche giorno allentata e possiamo vivere i primi sprazzi di normalità, tornare a vedere gli amici, i parenti e iniziare a frequentare la parrocchia.
Inizia anche la corsa agli armamenti: prenotare parrucchiere ed estetiste (parlo per noi fanciulle) è diventato complicato ma tutte vogliamo essere carine o perlomeno presentabili per il gran ritorno in società. Io ho la fortuna – almeno in questo caso- di abitare in piena campagna, il che significa essere tranquilli e fuori dal mondo e dagli occhi indagatori della gente. Ma significa anche vedere ogni giorno le meraviglie della natura come ciliegie, fiori, sentire gli uccellini cantare e spiarli dal balcone, poter scrutare la vita segreta delle formiche e di altri animaletti… e proprio ammirando le bellezze di questa natura non posso non pensare al brano del Vangelo di Matteo al capitolo 6, 25-34 di cui riporto uno stralcio “Perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. […] Ora se Dio veste così l’erba del campo che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai di più per voi, gente di poca fede?”.
Quanto è vero, e allo stesso tempo quanto è difficile fidarsi di questa Provvidenza che vorrebbe investire la nostra vita! Perché io per prima ho bisogno di sentirmi carina, ben vestita, magari esagerando nel comprare vestiti, accessori, trucchi di cui non ho assolutamente bisogno. E non mi curo invece di “cercare il Regno di Dio”. Che poi, cosa significa, mi chiedo, cercare il Regno di Dio? Trascurare tutte le cose del mondo? Non penso. Forse però mi sta/ ci sta richiamando a dare priorità a ciò che davvero ci porta alla Salvezza e quindi a Lui. In questo periodo di coronavirus forse siamo riusciti a dare la precedenza a Lui, alla preghiera, alle cose davvero indispensabili e importanti tralasciando quelle “urgenti” e poco produttive.
Cercare il Regno forse significa fidarsi del suo Amore che non ci lascia soli, fidarsi di quel “Non temere” che si ripete per 366 volte nella Bibbia (uno per ogni giorno dell’anno, compresi gli anni bisestili) e scegliere di tagliare tutto ciò che ci allontana da Lui, dalla sua Grazia.
Ecco che il mio augurio per voi, ma anche per me stessa, è di riuscire davvero a “Cercare prima il Regno” fidandosi del fatto che davvero tutte le altre cose ci verranno date, e saranno le cose di cui veramente abbiamo bisogno per raggiungere la salvezza. Ora, il tesoro in questa caccia è proprio la Salvezza, non posso quindi fare a meno di dire a tutti voi: “Buona caccia al Regno!”.

Lucia Viero

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