26 dicembre Dono e Responsabilità nella Sacra Famiglia. #sacrafamiglia2021

«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?»

Luca 2,49

Oggi, prima domenica dopo Natale, la Chiesa festeggia la Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Una delle prime conseguenze dell’Incarnazione infatti è che il Figlio di Dio si trova soggetto a dei genitori da cui essere cresciuto e ai quali obbedire, e, come in ogni altra circostanza della sua vita, anche qui ci lascia l’esempio, cosicché abbiamo il modello supremo tanto del buon figlio quanto dei buoni genitori. Nel vangelo di oggi in particolare, Cristo dodicenne ci ricorda il fine ultimo di questa meravigliosa istituzione: essa è stata creata da Dio agli inizi del mondo, è stata santificata dalla vita di Gesù con Maria e Giuseppe, ed è perciò doppiamente bella e buona. Pur tuttavia non è fine a se stessa. Come ogni cosa, essa serve in ultima analisi alla maggior gloria di Dio, che gli viene resa essenzialmente conformandosi alla sua santa volontà ed eseguendola. Questo elemento, proprio parlando della famiglia di Gesù, richiama il passo di Mt 12, 46-50, in cui Cristo, in risposta alla richiesta della madre e dei parenti di parlargli, indicando i suoi discepoli disse: “Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre.” Ma qual è la volontà di Dio? “Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione” (1Ts 4, 3a). Dunque, come la Santa Famiglia di Nazareth aveva come principale scopo quello di far nascere, crescere e custodire il Salvatore in vista della redenzione e della santificazione del genere umano, così le nostre famiglie hanno il nobilissimo compito di far crescere nuovi figli di Dio, dando loro una solida formazione umana e indicando costantemente Cristo Via, Verità e Vita, affinché, conoscendolo, abbiano la possibilità di sceglierlo, amarlo e seguirlo liberamente. Ogni figlio è quasi come un altro Cristo, con la duplice dimensione di dono e responsabilità che questo comporta. D’altra parte, ogni genitore è immagine di Dio che ci ama di amore eterno, si prende cura di noi e ci educa. Da qui l’amore e la sottomissione che, sull’esempio di Gesù, dobbiamo loro.

La domanda spiazzante “Perché mi cercavate?” che Gesù pone a Maria e Giuseppe, ci fa riflettere pure su questo fine ultimo della famiglia. La conformazione alla volontà di Dio si attua anche nell’ambito delle relazioni umane, ma le trascende – fossero anche le più strette – come ci mostra il vangelo odierno.

Da ultimo, lasciamoci interrogare personalmente dalla domanda di Gesù: poniamo alla sua luce ogni ambito della nostra vita, in particolar modo le nostre relazioni familiari, e domandiamoci fino a che punto in esse mettiamo Dio al centro piuttosto che qualcos’altro. Affidiamoci infine alla Santa Famiglia, chiedendo alla Beata Vergine Maria e a San Giuseppe di pregare per noi il Dio-Uomo, affinché ci ricolmi della sua grazia, per avere la forza di conformarci alla sua Immagine.                                                                                                                                                                                              Fr. Matteo Giovanni Maria Peddio OP

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: