Una canestra di frutti gustosi. #ciborium.

Dal libro della Genesi 1,

20 Dio disse ad Adamo ed Eva: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde».

 

Qualche anno fa uscì al cinema lo splendido Il profumo del Mosto Selvatico, film che metteva insieme Keanu Reeves e Giancarlo Giannini, in uno scambio di battute e sguardi degne di una stella in erba e di un maestro. La trama in pillole: il un fattore Alberto, interpretato dal Giannini, Alberto, burbero, rude e molti poco contento del “ nuovo fidanzato” di sua figlia Paul, interpretato da Revees. Insomma per imbonirsi il futuro suocero, Paul viene assunto nella produzione vinicola di Alberto. La lotta senza esclusione di colpi fra i due avviene in una vigna. Tanta uva e tanta frutta di sfondo a questo splendido film, di cui non vi dico altro, cari clubbers.

 

2. ciborium profumo mosto.jpg

 

Ho preso il tema dell’uva e del vino. In generale oggi vorrei parlare della frutta, così come il Signore la porge ad Adamo ed Eva nella pericope di introduzione. Vediamo come nella coppia primigenia, c’è il dono del cibo in particolare negli alberi da frutto. È il cibo proprio dell’uomo, prima del peccato originale. Su questo si differenziano dagli animali, a cui il Signore dà in pasto solo l’erba.

Dunque la frutta è il richiamo ad una armonia originaria fra l’uomo e Dio, che infatti disobbedirà al divieto dato dal Signore di mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Si, cari clubbers, la famosa mela morsa prima da Eva e poi da Adamo, non era proprio una mela. Era un frutto. Innominato, ma un sempre un frutto… proibito.

Ma lasciando da parte la disobbedienza originaria, teniamo a mente che la frutta è il segno dell’armonia originaria, che tornerà alla fine dei tempi, quando saremo Dio piacendo risorti in Paradiso. Questo ci deve spingere a cominciare a costruire questa armonia con il Signore già da oggi. Ad essere già adesso frutto di un amore più grande: dell’amore di Gesù che è entrato nelle nostre vite, ha inabitato la nostra semplicità. Il suo frutto d’amore diventiamo noi, in particolare nella vita della Chiesa in cui diventiamo la “canestra” piena di tanti bei frutti diversi, ma tutti gustosi nell’Unico Seminatore.

Beh vi avevo promesso una sorpresa giusto? Ecco, dopo la mistica, la mastica cari clubbers.

Quindi con l’aiuto della nostra amica Alessandra, la nostra club cooker, vi propongo una bella ricetta di un dolce alla frutta.

 

TARTE TATIN

tarte tatin.jpg

 

Ingredienti

Per la pasta brisée:

100 gr di burro freddo di frigo

200 gr di farina

50g di acqua ghiacciata

1 pizzico di sale fino

Per il “ripieno” della tarte tatin:

6 mele golden

150 gr di zucchero

50 gr di burro

cannella q.b.

 

Carissimi Clubbers per gustare questo buonissimo dolce, fate così!

Preparare la pasta brisèe mettendo nel mixer la farina, il burro a pezzi freddo di frigo, un pizzico di sale e frullate per qualche secondo. Poi aggiungete l’acqua ghiacciata e lavorate l’impasto per 1-2 minuti, fino a che non sarà compattato e trasferitelo su una spianatoia. Lavoratelo con le mani per qualche istante (fate attenzione a non far riscaldare troppo la pasta maneggiandola). Avvolgete il panetto nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno 40 minuti prima di utilizzarla.

Dopo 40 minuti tirate fuori la pasta dal frigo e spianatela con il matterello e passate alla preparazione del ripieno della torta.

Sbucciate le mele, togliete il picciolo e tagliatele a spicchi sottili. Fate caramellare lo zucchero in un pentolino con poca acqua, senza farlo solidificare e poi versatelo uniformemente in una teglia tonda di circa 24 cm di diametro ben imburrata. Insaporite spolverando anche con un pizzico di cannella.

Disponete a raggiera un primo strato di mele e coprite le fessure createsi con un secondo strato di mele disposte con il dorso verso l’alto.

Coprite quindi con la pasta brisèe: stendetela sopra le mele sigillando bene i bordi, bucherellate la sfoglia con una forchetta e infornate a 180° per circa 30 minuti.

Una volta cotta, togliete dal forno e lasciate intiepidire qualche minuto, poi coprite la tortiera con un piatto da portata e rigirate velocemente, in maniera di avere la raggiera di mele in superficie.

Ricordate di essere doni fruttificanti!

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP

Alessandra Fusco

 

Gesù dolce, Gesù amore

Una risposta a "Una canestra di frutti gustosi. #ciborium."

Add yours

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: