Classifica libri NOVEMBRE 2020. #clubcultura #clubclassifica

Clubbers e amici biblofili,

seguiamo la classifica dei libri più letti in questo periodo di Novembre 2020:

1Una terra promessaBarack ObamaGarzanti28,00
2A babbo morto. Una storia di NataleZerocalcareBao Publishing11,00
3Donne dell’anima miaIsabel AllendeFeltrinelli15,00
4L’appelloAlessandro D’AveniaMondadori20,00*
5DanteAlessandro BarberoLaterza20,00
6L’IckabogJ. K. RowlingSalani19,80
7Cambiare l’acqua ai fioriValérie PerrinE/O18,00
8Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)Bruno VespaMondadori20,00
9Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta»Benedetta RossiMondadori Electa19,90
10GridaloRoberto SavianoBompiani22,0

Questa è la classifica libri più venduti nelle librerie italiane è tratta dal sito IBUK: https://www.ibuk.it/irj/portal/anonymous/notizie_classifiche_settimanali

Intanto anche la nostra Maria Alessia ci dà qualche consiglio per le letture di dicembre 2020 e anche per qualche regalo di Natale 🙂

L’Appello di Alessandro D’Avenia. Mondadori.

Che dire? Semplicemente bellissimo. Sono tornata al 1998: l’anno della mia maturità. Noi eravamo solo 14, figli ultimi di una sezione sperimentale a cui il preside non dette alcun seguito e per questo morta con noi. Nel romanzo il protagonista, un professore cieco, torna ad insegnare la sua materia: scienze. Incarico annuale di supplenza in una classe di  dieci ragazzi unici  e rari. Figli complessi di una scuola che non sa ascoltarli. Arriva un professore cieco che trova un nuovo modo di fare l’Appello per conoscere ciò che non può vedere con gli occhi.  Elisa, Oscar, Davide e gli altri si sentono per la prima volta capiti e, soprattutto, amati. Si raccontano: chi lavora per aiutare i genitori, chi ha perso il padre, chi ha abortito, chi vive in una casa famiglia: in ogni ragazzo c’è una storia che viene fuori e colora le pagine del libro. L’Appello diventa un modo per lottare per una scuola diversa: ma trova l’ostacolo del Preside e degli altri professori. Ma i ragazzi non si fermano. Rischiano di perdere l’anno e al loro professore viene revocato l’incarico. Vanno avanti con la consapevolezza che il loro professore non può lasciarli per questo continuano a vedere in lui un punto di riferimento che non può andarsene dalle loro vite. Una promessa: rincontrarsi 15 anni dopo. Il finale è toccante e di cui non svelo nulla. E’ un libro che consiglio di leggere sia agli adolescenti che ai grandi e, in particolar modo, ai professori. Ho rivissuto la mia scuola. Alle superiori ho avuto un professore che sapeva guardarci dentro come il protagonista. Le mie scelte universitarie sono dipese da quello che lui è riuscito a tirare fuori da quell’adolescente insicura e timida che amava studiare e leggere. D’Avenia sa scrivere e si vede il suo amore per l’insegnamento. Le storie dei ragazzi sono piene di ferite che, certo la scuola non può sanare, ma può aiutare a crescere, a trovare una strada nella vita. Ogni studente porta dentro di sè un mondo che non può essere catalogato sono con un voto. Nelle ore sui banchi passa la vita, passano i sentimenti, passano le emozioni, non esistono solo nozioni, compiti in classe e interrogazioni. Anche noi  abbiamo lottato per ottenere una scuola migliore: autogestioni, occupazioni… ma a cosa sono servite? La rivoluzione parte dal basso e lenta si annida nel sistema. Certo gli studenti di adesso hanno delle disponibilità tecnologiche che noi non avevamo, ma mi sono ritrovata in molti loro pensieri perchè ogni studente cerca le stesse cose. I personaggi sono ben  delineati e D’Avenia sa toccare il cuore del lettore e per questo mi sento di dirgli “Grazie Alessandro”. Libro promosso a pieni voti! Voto 5 su 5.

Io sono mio fratello di Giorgio Panariello. Mondadori.

Un libro toccante in cui l’artista si mette a nudo. Parla della sua vita e del rapporto con suo fratello morto tragicamente qualche anno fa. Figli di una madre che li ha abbandonati: Giorgio, cresciuto con i nonni e Franco (Franchino per tutti) in un istituto. Una vita difficile e Franco ne ha pagato le conseguenze. Abbandonato dalla madre e non voluto dai nonni che non riuscivano a sobbarcarsi due bambini piccoli e costretti a sceglierne uno solo. Franco non è riuscito a uscire da questa situazione e la droga è diventata la sua compagna. Con un linguaggio schietto, Giorgio Panariello ci racconta che ha sempre provato ad aiutare suo fratello portandolo con sè, ma la strada imboccata da Franco non era facile da lasciare. Tante delusioni: ma di fondo un senso di colpa verso la vita perchè lui ha avuto quello che a suo fratello è stato negato. Sono sempre stata convinta che dietro il sorriso di un comico ci fosse del dolore e la vita di Giorgio Panariello lo dimostra. Anche io ho partecipato con un’associazione a dei servizi gratuiti di clown terapia in un ospedale pediatrico e ho provato sulla pelle che dietro il sorriso si nascondono le lacrime. Mi viene in mente un quadro di Sieger Köder, dove davanti a Gesù che spezza il pane ci sono alcune persone tra cui un clown che piange. Di fronte agli occhi di Cristo che è celato dall’artista il clown piange perché la maschera che indossa è la maschera che copra il volto di ognuno di noi. Ma Lui è lì e spezza il pane per sanare le sue ferite che sono anche le nostre. NMon so se Panariello creda in Dio, ma quello che è ho apprezzato nel suo libro sono state la sua grande umanità e soprattutto un amore grande verso suo fratello nonostante tutto. un libro toccante, bello e sincero. Voto 4.5 su 5.

Cambiare l’acqua ai fiori di Valerie Perrin. Edizioni e/o.

Si può recensire con una sola parola: bellissimo. Un romanzo coinvolgente sin dalla prima riga. Unica pecca forse una trama un po’ inverosimile. Violette Trenet è orfana e si innamora del bellissimo Toussaint. Da guardiana di un passaggio a livello si ritrova a guardiana di un cimitero. Nasconde un’eleganza innata che cela dietro vestiti scuri. Si occupa delle tombe, ha un piccolo orto e insieme ai necrofori si prende cura dei gattini del cimitero. Una vita difficile e un grande dolore da superare. Tra passato e presente la voce narrante guida il lettore. La scrittrice è stata un’autentica scoperta. Valérie Perrin sa fotografare i personaggi, li rende vivi nel romanzo dove ogni dettaglio è al posto giusto e niente viene lasciato al caso. L’autrice è stata fotografa di scena per molti anni e questo le ha dato una grande capacità di scrittura nel saper cogliere i sentimenti  in modo intenso e colpire al cuore il lettore. Il lettore fa un bel viaggio nella vita dei protagonisti. Erano anni che non leggevo un libro così  straordinariamente completo. Mi è piaciuto molto il suo modo di raccontare i funerali, attraverso la protagonista con la sua mania di annotare tutto e di prendersi cura anche di chi ci si dimentica. A me piace andare al cimitero, salutare le persone care e anche a me innaffiare qualche pianta che trovo secca o pulire qualche lapide sporca. Penso che dietro quei marmi ci sono stati sentimenti, amori, sofferenze, con la consapevolezza che chi è in nato in cielo prima di noi continua a vivere attraverso di noi. Le parole di Chiara Corbella Petrillo “Siamo nati e non moriremo mai più” mi camminano davanti. Siamo nati e riviviamo attraverso coloro che abbiamo amato. E prendersi cura delle lapidi nel cimitero e parlare con loro è come tessere un filo invisibile che non si spezzerà mai. Assolutamente da leggere! Voto 4.5 su 5.

Fr Gabriele Giordano M. Scardocci; Maria Alessia Del Vescovo.

2 risposte a "Classifica libri NOVEMBRE 2020. #clubcultura #clubclassifica"

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