[Disclaimer: le opinioni dello scrittore a cui è dedicato questo articolo sono da considerarsi controverse se non erronee da un punto di vista teologico. Ma crediamo possano essere una provocazione per poter approfondire e meditare sul tema della creazione ed evoluzione]
Nell’agosto del 1972, poco dopo l’Assunzione, il vescovo Gioacchino Muccin riceve una bizzarra segnalazione: a Chies d’Alpago (BL), paesino a pochi chilometri dal Lago di Santa Croce con una bella chiesa e l’antico cimitero sulla cima della collina, il parroco è andato fuori di testa, parla di rivelazioni e proclama eresie. Il suo nome è don Guido Bortoluzzi.
Don Guido nasce a Puos d’Alpago nel 1907, in una casetta proprio davanti alla chiesa. Passa però la sua infanzia a Farra d’Alpago, nella casa in Corso Alpino che è ora diventata sede di un surfing club. La sua giovinezza è ricca di esperienze mistiche. Il 13 ottobre 1917 dice di aver visto la Madonna compiere un miracolo davanti a dei bambini (capirà poi essere Fatima). Racconta di aver incontrato don Giovanni Calabria, Matteo Crawley, Gaetano Masi, Teresa Neumann in bilocazione, tutti che gli avrebbero profetizzato la scrittura un importante libro sulla Genesi. Addirittura, racconta di aver ricevuto, nel 1945, una visione del disastro del Vajont, poi avvenuto nel 1963.
Le sue visioni più grandi, però, avvengono tra il 1968 e il 1974, quasi tutte a Chies, nella canonica che si trova tutt’ora in Piazza Fontana.
Don Guido da tempo non si dà pace: non capisce come accordare l’evoluzione darwiniana con la narrativa genesiaca, ha letto decine di libri di biologia ma non trova soluzione. Si ritira, di notte, a meditare in chiesa, disteso come nel giorno dell’ordinazione. Tornato in canonica, sente delle voci; va verso il suo studio e sente un terremoto, un vento fortissimo, e poi Dio stesso gli appare per rivelargli le origini dell’universo e dell’uomo. Cosa vede don Guido in queste specie di filmati messi da Dio sui muri della canonica?
- Dio crea anzitutto lo spaziotempo (i buchi neri sarebbero delle parti rimaste “increate” e ciò che li tocca esce dall’esistenza). Vengono poi creati i vari pianeti, alcuni dei quali sono abitati.
- La Terra e il Sole sarebbero originati dallo scontro di una stella con una cometa.
- La Terra in origine è descritta come liscia e secca, tranne che per una colossale torre di ghiaccio al polo nord, alta migliaia di chilometri.
- La Terra avrebbe la tendenza ad esplodere spontaneamente. Tra gli effetti di queste esplosioni abbiamo: la creazione della Luna, la creazione di catene montuose (le montagne ricadono dal cielo!), la creazione di petrolio (piante e animali rimangono schiacciati sotto le montagne!), l’inclinazione dell’asse terrestre e l’eccentricità dell’orbita, la deriva dei continenti.
- 50 milioni di anni fa Adamo è già presente, e vive come i Flintstones (ha versioni primitive di molte comodità moderne). È un gigante che crescerà fino a 2,5 metri. Dovrebbe aver avuto origine vicino a Ninive, ma la sua terra è popolata da canguri. Insieme a lui ci sono degli “ancestri”, una misteriosa specie antenata dell’uomo avente la testa simile a quella di un dobermann.
- L’ultimo di questi ancestri è Eva. Questa Eva scimmiesca partorisce Adamo e la prima donna a lui destinata. Adamo è anche il padre biologico di questa prima donna.
- Adamo e la prima donna concepiscono Abele e Set. Adamo decide però di accoppiarsi nuovamente con Eva, dalla quale ha Caino, un ibrido uomo-ancestre, una bestia parlante. Da Abele e la prima donna discendono i “figli di Dio”. Da Caino e Eva discendono i “figli degli animali”. Questi due gruppi si ibridano creando gli ominidi, i quali si evolvono poi come insegna la biologia.
Ovviamente, don Guido trovò subito opposizione da parte di parrocchiani, sacerdoti e vescovi, e gli venne impedito di parlarne in pubblico. Nel 1986 va in pensione. Dopo una messa alla cappella della Casa del Clero di Belluno (in via Travazzoi, nella stradina davanti alla gelateria), don Guido conosce Renza Giacobbi: a lei ha dato il compito di trascrivere tutti gli appunti sulle sue rivelazioni, ora pubblicati col titolo “Genesi Biblica” e immancabile prefazione di Roberto Gava (medico no-vax e autore cristiano molto famoso in Veneto).
Don Guido muore nel 1991. La sua tomba si trova al cimitero di Farra d’Alpago, non quello antico vicino al lago, ma quello nuovo che sorge lungo la sponda est del torrente Tesa, sotto la chiesa di San Vigilio; la sua tomba è a terra, subito a destra dell’entrata.
In un secondo articolo affronterò l’analisi delle sue “rivelazioni”.
Mi limito a dire questo.
Provo grande simpatia per questo “folle in Cristo”, tanto da essere andato di persona a vedere i luoghi che ho qui citato. Anch’io ho sentito il peso di un apparente contrasto tra creazione ed evoluzione, e così vedo don Guido come un amico che mi capisce e ha cercato la pace per le sue vie. In fondo, è solo un mistico minore del Novecento, ma mi è un po’ spiaciuto non trovare neanche una targa a memoria di questo personaggio.
Alessio Montagner
Foto di beate bachmann da Pixabay