NOTA INTRODUTTIVA: il presente brevissimo scritto di san Tommaso d’Aquino è dedicato a Reginaldo da Piperno, che fu suo segretario per molti anni e al quale il Dottore Angelico era legato da una solida amicizia. Non sappiamo a quando con esattezza risalga il testo, ma con tutta probabilità questo è da collocarsi dopo il ritorno definitivo in Italia del grande teologo domenicano dal suo secondo insegnamento parigino. Il tema è quello dell’astrologia: è lecito per i cristiani consultare gli oroscopi? Rifacendosi all’insegnamento di Agostino, Tommaso afferma che una tale pratica è assolutamente contraria alla fede cristiana. Gli astri hanno sì un influsso di tipo fisico sulle cose che avvengono sulla superficie terrestre, ma in nessun modo questi possono influenzare quelle cose che sono determinate dalla libera volontà dell’uomo. In più, cose come l’astrologia e la magia sono tra gli strumenti di cui il diavolo si serve per ingannare l’uomo. In fondo, il ricorrere alla consultazione degli astri è un po’ come stringere un patto col diavolo.
Siccome mi hai domandato di scriverti se fosse lecito servirsi della consultazione degli astri, volendo soddisfare la tua richiesta, ho avuto cura di scriverti quanto viene insegnato dai sacri dottori.
Prima di tutto, quindi, devi sapere che la virtù dei corpi celesti si estende al cambiamento dei corpi inferiori. Infatti Agostino dice nel V libro de La città di Dio “Non è assurdo dire che certi effetti degli astri possano giungere alla sola differenza dei corpi”. E quindi, se si usa consultare gli astri per prevedere effetti corporei, per esempio il cielo sereno, la salute o l’infermità del corpo, o l’abbondanza e la scarsità dei frutti, e cose simili che dipendono dai corpi e dalle cause naturali, si vedrà che non c’è peccato. Perché tutti gli uomini sono soliti osservare gli astri riguardo a tali effetti: come nell’agricoltura la semina e la raccolta vengono eseguite in determinati tempi, in ragione del moto del sole; i marinai evitano la navigazione con la luna piena, o in assenza della luna; I medici osservano i giorni critici delle malattie, che sono determinati in base al corso del sole e della luna. Onde non è fuori luogo, secondo altre più segrete osservazioni degli astri, usare le stesse in merito agli effetti corporei.
Ora, però, deve essere affermato con decisione che la volontà dell’uomo non è soggetta alla necessità degli astri; altrimenti il libero arbitrio verrebbe meno, tolto il quale non si potrebbe assegnare all’uomo il merito per le buone azioni, né la colpa per le cattive. E quindi deve essere fermamente ritenuto da ogni cristiano che quelle cose che dipendono dalla volontà dell’uomo, come tutte le opere umane, non sono soggette alla necessità determinata dagli astri; e perciò si dice in Geremia 10,2: “Non temere i segni del cielo, perché le nazioni li temono”.
Ma il diavolo, per indurre tutti in errore, si immischia nelle opere di coloro che si concentrano sulla consultazione degli astri; e per questo Agostino dice nel II libro del suo Commento alla Genesi: “Si deve convenire, quando le predizioni degli astrologi sono vere, che ciò è dovuto all’effetto di un misteriosissimo influsso, che le menti umane subiscono a loro insaputa; quando esso tende a ingannare gli uomini, è l’opera di seduzione di spiriti immondi, ai quali è permesso di conoscere alcune verità sulle cose temporali”. E perciò sempre Agostino dice nel II libro de La dottrina cristiana che queste osservazioni degli astri sono da riferirsi a un certo patto fatto con i demòni. Ma è assolutamente necessario per un cristiano evitare di avere un patto o una collaborazione con i demòni. Sta scritto infatti in 1 Corinzi 10,20: “Non voglio che diventiate alleati dei demòni”. E quindi si deve ritenere per certo che è un peccato grave riguardo a quelle cose che dipendono dalla volontà dell’uomo fare riferimento alla consultazione degli astri.
————————————————————-
Nota introduttiva e traduzione di Adriano Virgili
Il testo latino è reperibile qui: https://www.corpusthomisticum.org/ote.html
Rispondi