Avvento e Natale a cinque sensi #clubcultura #avvento2022

Il tempo forte dell’Avvento, insieme a quello della Quaresima, è, in fondo, uno dei miei preferiti.
Prepararsi alla celebrazione dei principali momenti della vita di Gesù è sempre molto affascinante e impegnativo.
Sì, perché se

“È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli” (Col 1,19-20)

credo che sia doveroso prepararsi a questi grandi momenti non solo spiritualmente, ma anche materialmente. O meglio, attraverso le nostre esperienze materiali, i nostri cinque sensi, raggiungere il cuore della preparazione di queste solennità, per fare unità di tutta la nostra persona in Cristo Gesù. Perché non siamo fatti solo di carne, né solo di spirito (e anche Gesù non trascorreva unicamente il tempo a pregare, ma gli piaceva anche fare festa con i suoi amici).

Attendere e preparare la nascita di un bambino è sempre motivo di grande gioia e coinvolgimento di tutta la famiglia. Così, in vista del Natale di Gesù, ci adoperiamo ad addobbare le nostre case, cucinare leccornie da consumare durante i giorni di festa, preparare regali per le persone care. Perché, in tutta questa frenesia, noi cristiani non dobbiamo dimenticare che stiamo aspettando… un ospite speciale! Il Dio-con-Noi che si fa bambino e vuole venire ad abitare nelle nostre vite e nelle nostre case! Dobbiamo, pertanto, mettere in campo tutti i nostri cinque sensi affinché la festa sia davvero speciale!

VISTA. La nostra vista è sicuramente colpita dalle luci del Natale. In questo periodo le nostre case e le nostre strade si riempiono di addobbi luminosi. La luce che splende nel buio dona gioia, scalda il cuore e rassicura. Gesù è la “luce che splende nelle tenebre” (Gv 1,5) e chi segue lui “non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (Gv 8,12).

UDITO. I canti di Natale sono una bellissima preghiera, che esprime la gioia della festa. Anche gli angeli hanno cantato la loro lode a Dio, nel momento della nascita di Gesù! I canti tradizionali fanno riaffiorare alla mente anche i ricordi della nostra infanzia… e particolarmente bello è quando si canta insieme, perché l’unione delle voci manifesta l’unione dei cuori.

TATTO. Il presepe. San Francesco inventò il presepe, per poter vedere con i propri occhi ciò che era avvenuto nella notte di Natale. Costruire il presepe, coinvolgendo tutta la famiglia, utilizzando la fantasia di tutti e posizionando nel paesaggio realizzato con corteccia, muschio, sassi, carta stagnola, le statuine che rappresentano i personaggi della tradizione, è un rito che racconta un po’ di noi, di chi siamo, di come vediamo il mondo e delle nostre consuetudini. È bello anche quando, con i bimbi, il presepe diventa “dinamico” perché tutte le statuine (e non solo i Re Magi) si spostano per raggiungere la grotta. Perché questo diventa un toccare con mano ciò che è successo nella notte santa.
I regali. È sempre bello ricevere un regalo, perché vuol dire essere stati pensati. Ma ancor più bello è impegnarsi a preparare i regali per le persone care, perché “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35). E allora…via! A impacchettare doni, per cercare di rendere felici le persone a cui vogliamo bene… o magari anche le persone bisognose, che in questo tempo di festa, spesso, soffrono maggiormente la solitudine.

OLFATTO E GUSTO. Durante questo tempo dell’Avvento, da buoni italiani, la casa si riempie dei profumi dei dolci e degli altri manicaretti che si cucinano in vista dei giorni di festa! Eh sì, perché anche il palato vuole la sua parte! E così, come tradizione vuole, la famiglia si riunisce in cucina per mantenere vive le tradizioni e trascorrere così del tempo insieme. Anche questo è Natale.

Se dunque, in tutta questa frenesia dei preparativi a cui ci accingiamo, manteniamo lo sguardo fisso su di Lui, potremo scoprirLo in ogni piccolo gesto, che diventa lode, ringraziamento, preghiera. E sarà davvero la gioia piena del Natale!

Irene Rizzi (con l’aiuto di Massi).


Fonte immagine: Pexels

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