Buongiorno cari clubbers!
Sono Ale e oggi mi trovo qui insieme a voi per parlarvi di “Perfetti sconosciuti” un film del regista italiano Paolo Genovese.
Uscito nelle sale nel 2016, questo film ha una trama all’apparenza molto semplice.
Una coppia invita a cena degli amici di lunga data, per passare un po’ di tempo insieme e guardare l’eclissi di Luna sul balcone e Eva, la padrona di casa, propone un “gioco” dall’apparenza innocua ma che si dimostrerà invece terribilmente pericoloso…ognuno dovrà mettere sul tavolo il proprio cellulare e rendere pubblico tutto quello che riceverà.
Da qui si scatenerà un vero e proprio gioco al massacro, perché ognuno ha qualcosa da nascondere, e così tra tradimenti, bugie e segreti inconfessabili vedremo pian piano ognuno di loro perdere la “maschera”, per svelare un volto nascosto fino ad allora anche agli amici d’infanzia.
Perfetti sconosciuti è una di quelle pellicole in cui si ride tantissimo, Giallini e Mastandrea sono i veri mattatori del film e ci regalano dei momenti di grande divertimento, ma, tra una risata all’altra, il regista vuole anche farci riflettere sulle angosce, le ipocondrie e le falsità dell’uomo moderno, che si nasconde e si rifugia nella realtà virtuale, rappresentata qui dallo smartphone, per non dover affrontare relazioni vere in cui deve per forza mettersi in gioco, qualcosa che oggi fa paura, tanta paura…
Ma il messaggio più bello è quello che ci dà Rocco, interpretato da Giallini, quando ad una domanda di sua moglie circa ciò che ha imparato dal proprio analista, dà una risposta spiazzante, le dice di aver imparato a disinnescare, cioè a non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia, a fare un passo indietro per far si che le cose non degenerino, a perdonare.
Rocco ci dimostra come il perdono è l’unica Via per amare veramente gli altri, è guarigione del cuore e dell’anima.
La strada per il perdono non è semplice, ma con l’aiuto della Grazia di Dio e del nostro Salvatore Gesù Cristo, il cuore potrà essere liberato dalle catene del risentimento per tornare libero ed essere riempito dall’Amore di Dio, nostra unica fonte di Pace e Vita Eterna.
Non lasciamoci consumare dal rancore, guardiamo al nostro fratello con la stessa dolce benevolenza che mostra il Signore verso di noi, perchè solo così potremo dirci veri Figli di Dio, Suoi testimoni di Misericordia e Pace, specchi viventi della Sua infinita Grazia.
Alessandra Fusco
Rispondi